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Emozioni!?! Il rischio è di passare dalle stelle alla stalle!

Emozioni!?! Il rischio è di passare dalle stelle alla stalle!

Oggi ti presento un breve estratto dal corso online che ho creato e la cui presentazione puoi visionare da questa pagina:

http://www.testfioridibach.it/come-scegliere-i-fiori-di-bach.html

Riguarda il concetto di “emozione” così come lo intendo rispetto a quello di “sentimento”.

Non ti nego che a mio avviso troppa confusione si fa tra i due termini che spesso sono usati in maniera intercambiabile ma…non dovrebbe essere così.

Ecco l’estratto dal corso:

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i Fiori di Bach sono rimedi che producono i loro maggiori benefici a livello di piano astrale: il piano delle emozioni.

Le emozioni sono mutevoli nel tempo. Possono manifestarsi per brevissimi momenti e come arrivate sparire oppure possono prolungare i loro effetti. E’ in questo caso che iniziano ad arrecare danno al nostro essere prima a livello della nostra psiche e poi, per il concetto dei vasi comunicanti, anche al nostro soma.

Piccola digressione: riscontro spesso molta confusione attorno al termine “emozione”. La nostra società tende spesso a confonderla con il concetto di “sentimento”.

Ma i piani sono veramente differenti e molto lontani tra loro.

L’emozione risiede nella nostra parte mortale e specificatamente riguarda il piano astrale.

I sentimenti sono invece “qualità” della nostra Anima.

Attenta/o non le qualità della nostra personalità (cioè i doni che ci sono stati assegnati alla nascita) che invece risiedono sempre nella nostra parte mortale e sono stati elencati precisamente dallo stesso Edward Bach; i doni della personalità ti ricordo essere:

QUIETE

FERMEZZA

TOLLERANZA

GENTILEZZA

AMORE

COMPRENSIONE

GIOIA

POTERE

PERDONO

SAGGEZZA

CORAGGIO

SIMPATIA

 

Tornando alla differenza tra emozione e sentimento: nel vedere una persona in difficoltà (potrebbe essere un “senza tetto” che vive per strada) potremmo provare l’emozione negativa di assoluta indifferenza, un’emozione ancor più negativa nel provare compiacimento di una tale situazione, un’altra emozione (questa volta comunque positiva) di pietà, oppure potremmo spostarci su di un piano superiore (immortale) e sentire compassione. La compassione è un sentimento. Edward Bach aggiungerebbe che è un classico sentimento “Cristico”.

Come vedi la nostra reazione a qualunque evento grande o piccolo della nostra vita può essere vissuto o sul piano delle emozioni (con connotati differenti) oppure sul piano dei sentimenti.

A noi sta la scelta.

Come ti dicevo le emozioni possono “sciogliersi” velocemente oppure possono essere corrette, se negative, sviluppando l’atteggiamento o virtù opposta ad esse.

Il sentimento è per sua natura perfetto in quanto risiede nella nostra anima.

Una “produzione” nella norma di emozioni è fisiologica alla nostra vita. Quando un ‘emozione diventa eccesso inizia a creare problemi e spesso (vedi lo schema di escalation di un sintomo) anche grandi problemi.

Considerando poi che viviamo in una società che incita e spinge a vivere immersi nelle emozioni e a provare sempre più forti emozioni, capirai bene come il rischio di spostarci negli eccessi emotivi sia molto alto.

Da qui la generazione di stati d’animo quali ansia, panico, depressioni e quant’altro, tipiche della nostra società occidentale…così amica delle forti emozioni…

 

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E si cara Amica e caro Amico, come hai letto da questo breve stralcio del corso online, viviamo alla continua ricerca di tante e soprattutto forti emozioni. Ma le emozioni sono come nuvole arrivano e se ne vanno anche se il cielo resta sempre lo stesso.

Il problema è quando le nuvole stazionano e non fanno più vedere la luce. E’ da li che nascono paure, incertezze, ansie, stati di panico, depressioni e altri stati psico-emotivi distonici.

Il voler continuamente vivere sul piano astrale cioè quello delle nostre emozioni alla lunga produce l’effetto di trasferirci nel nostro mentale quindi nel regno della “confusione” come direbbero i mistici orientali.

Un’emozione infatti che staziona nel nostro essere e viene vissuta per lungo tempo, perchè di essa ci si nutre, si cronicizza ed inizia ad interessare sempre più pesantemente l‘aura causale quella cioè che coinvolge il pensiero sedimentato nel nostro essere. Il peggiore, quello che alla lunga produce effetti anche nel nostro soma.

I fiori di Bach in questo senso operano magistralmente proprio sul piano sottile delle nostre emozioni e quindi a livello di aura astrale andando a fare un lavoro di tipo preventivo (anche se Edward Bach ci dimostrò che proprio per effetto del collegamento tra piani i fiori di Bach producono ottimi risultati anche sul piano eterico e quello fisico). I fiori intervengono riconducendo le emozioni che proviamo al loro effettivo ruolo “passeggero” tagliando i picchi in senso troppo positivo o troppo negativo indotti da un’emozione. Diciamo che normalizzano il nostro stato umorale rendendolo meno succube dal piano delle emozioni e ponendo i presupposti perchè il sentimento faccia nuovamente capolino nella nostra vita.

Se il sentimento fa capolino nella nostra vita siamo nuovamente esseri centrati, che stanno realizzando la missione per la quale sono venuti a questo mondo. Nuovamente fedeli alla nostra personalità positiva così come assegnata alla nascita, nuovamente forzieri consapevoli dei nostri speciali doni.

Ti sei mai chiesta o chiesto perchè i nostri rapporti negli ultimi 20 anni circa sono diventati via via sempre più superficiali, perchè tanti rapporti finiscono ancor prima di iniziare, perchè tanti divorzi e separazioni anche di persone che sembravano, di facciata, avere tutte le premesse per fare un lungo percorso assieme?!?

Ebbene se un pò sai come la penso sai anche che ritengo che i simili si attraggono….non gli opposti! Per cui questa regola aurea che vale per noi umani è applicabile sia per la consonanza positiva che per quella negativa.

Se qualunque rapporto lo basi sul terreno comune delle emozioni ricorda che lo basi su di un terreno argilloso, sabbioso, assolutamente non solido.

Se il rapporto è basato sull’emozione, l’emozione una volta scemata lascerà il campo al vuoto se sotto ad essa non ci sarà un reale sentimento.

Ciò non vuol dire che il rapporto debba essere solo sentimento. Non nasciamo ne santi ne saggi!!! E le emozioni, nella giusta dose, sono anche piacevoli….basta non diventarne schiavi.

In un rapporto d’Amore qualunque sia essa la natura ci sarà sempre un parte di sentimento ed una parte di emozione e di razionalità. Ma se la parte da padrona la fa o la razionalità, o nel nostro specifico caso l’eccesso emotivo, ricorda che prima o poi la mancanza di fondamenta ti presenterà il conto finale e l’emozione che così subdolamente ti ha portato alle stelle ti porterà tanto più repentinamente alle stalle!!! E dalle stalle sai bene che è spesso, non impossibile ma sicuramente difficile risollevarsi.

Come ultimo sentire di questo articolo ti posso dire che nel marasma negativo di crisi e cambiamento generale che stiamo vivendo, almeno un dato positivo ritengo sboccerà.

Avremo molte meno paturnie mentali tutti quanti, credimi.

Molto meno tempo per seguire tutti gli strumenti che sfornano emozioni di cui ci nutriamo e cibiamo in continuazione. Probabilmente ci sarà una vera riscoperta dello stare assieme, del condividere, dell’aiutarsi senza chiedere nulla in cambio, dell’essere comunità; in altre parole usciremo ognuno dai nostri rapporti asfittici e intessuti di superficiali emozioni per riscoprire il terreno del sentimento.

Pensierino della notte: ricorda che un vero sentimento val più di 1000 effimere emozioni…

Almeno la penso così.

Come sempre attendo i tuoi preziosi suggerimenti e pensieri che potrai pubblicare dal box qui più sotto.

 

A presto!

Ciao da Matteo

9 Responses to “Emozioni!?! Il rischio è di passare dalle stelle alla stalle!”

  1. maria rita ha detto:

    Ciao Matteo,
    è un po’ che non mi faccio sentire…
    Del resto credo ci sia un tempo per tutti..
    Sto continuando i miei approfondimenti e le mie consulenze circa la floriterapia applicata agli animali. Il libro che ho pubblicato in merito ha venduto e sta vendendo molte copie, e questo è molto bello, perchè significa che nei confronti del mondo animale, nonostante gli orrori che quotidianamente avvengono, sta cambiando la mentalità, ossia si sta delinenado la volontà di rispettarli.

    Per quanto riguarda questa tua demarcazione di distinguo tra emozioni e sentimenti mi trovi perfettamente d’accordo, e sono altrettanto d’accordo sul fatto che c’è confusione, solo che questa confusione assumne valenza diversa a seconda di come viene vissuta…: l’importante è esserne consapevoli.
    Attendo presto tue notizie e ti mando un caro saluto Rita

  2. Domenica ha detto:

    Condivido pienamente il tuo pensiero, grazie per avere messo in luce così bene la differenza tra emozioni e sentimento e aiutarci a riflettere per progredire nel nostro cammino.

  3. Claudia ha detto:

    Grazie Matteo, non ci avevo mai pensato ma effettivamente devo dire che hai proprio ragione.
    Spesso sono invasa dalle emozioni ma il sentimento vero lo provo solo per i miei figli. Credo che il mio cuore sia un pò addormentato, ora proverò ad ascoltarlo maggiormente.
    un abbraccio
    Clod

  4. Liliana ha detto:

    Molto profonda l’analisi dei termini “emozione” e “sentimento”. Penso che alla base di un autentico rapporto d’Amicizia e/o Amore,ci siamo le virtù dell’umiltà, dell’ascolto, del silenzio, della condivisione e della comprensione. Tali virtù risiedono nella nostra Anima e vanno giorno per giorno coltivate, se no seccano e muoiono. Spesso dobbiamo potare il nostro egoismo, la nostra superbia, indifferenza , permalosità, stanchezza, perchè pieni di tali scorie, non possiamo portare buoni frutti agli altri, al nostro Prossimo. L’uomo si compone di un corpo e di un’Anima : il corpo è corruttibile, l’Anima è immortale. Il corpo ci spinge alle passioni, l’Anima ci eleva a Dio. L’Anima racchiude in essa la spiritualità, i sentimenti e le emozioni. L’Anima ci spinge ad Amare, a soffrire, ad offrire, ad ascoltare,al silenzio, al perdono. A presto, Liliana.

  5. Emanuela ha detto:

    Ciao Matteo,
    ti ringrazio per aver messo in evidenza il significato di queste due semplici parole che invece si rivelano essere il succo della vita…
    Leggendo il tuo articolo mi sono resa conto quanto il mio essere vava e necessiti di emozioni, ma allo stesso tempo il mio cielo è spesso oscurato da nubi permanenti… Dovrò meditarci un pò. Un abbraccio Emanuela.

  6. Matteo ha detto:

    Grazie e tutte Voi per gli splendidi commenti che ci avete qui lasciato. A presto! Matteo

  7. stefania ha detto:

    Questo articolo mi ha fatto riflettere.. nonostante la mia giovane età ho sofferto tanto per la separazione da persone importanti della mia vita, sin dall infanzia..che si trattasse di lutti o relazioni .. quando finalmente dopo 2 anni single dove consideravo i ragazzi quasi come oggetti e partivo dal presupposto di non volermi affezionare a nessuno ( la relazione precedente era durata 4 annie finita nella depressione )ho trovato un ragazzo che mi faceva stare bene mi sono lasciata andare.. ma dipendevo emotivamente da lui ( anche dal mio precente ragazzo) e lui ha iniziato ad allontanarsi, spinto anche da problemi personali che l hanno fatto cadere nell ansia e nella tristezza.. io non sono stata in grado di capire la sua situazione e vedevo solo il mio bisogno di lui.. e più io l ho pressavo a tornare a essere lo stesso con me più lui si allontanava, mi prendeva in odio e mi faceva dispetti facendomi ingelosire.. ho sofferto tantissimo perchè non mi fidavo più e sono entrata in paranoia.. tutto sembrava contro di me.. lui sembrava esattamente l opposto di quello che avevo conosciuto. dopo vari litigi e tira e molla lui ha deciso di partire fuori e l unica cosa che
    ho potuto fare per non continuare a soffrire è stato lasciarlo… nei due mesi successivi io ho continuato a torturarmi guardando cosa faceva e come pareva tranquillo e spensierato senza di me.. l ho considerato una persona pessima.. sino a convincermi che era stato un bene perderlo e rifarmi una vita ( con il grande aiuto dei fiori ). ma non ho mai smesso di pensarlo e non ha mai smesso di mancarmi quello che eravamo assieme. lui superato il suo periodo grigio mi ha cercato superando il suo orgoglio, spiegandomi di aver capito di aver sbagliato a farmi dispetti ecc.. e decidendo di non partire più per recuperare il rapporto con me.. io non sono riuscita a credere che tutto questo fosse davvero per me.. pensavo ci fossero altri motivi.. ho deciso di sentirlo e frequentarlo per valutare di dargli un altra possibilità.. perchè se quello che diceva fosse stato vero sarebbe stato fantastico.. anche se avevo paura di perdere il mio equilibrio, la mia serenità ritrovata..( sono sempre stata più serena da single) ma quasi non riuscivo a guardarlo in faccia… e ho preteso di sapere tutto quello che aveva fatto nei 2 mesi precedenti.. credendo a ben poco di quello che diceva e sospettando relazioni con ragazze, una in particolare… lui ha detto fosse una semplice conoscente .. piano piano le cose stavano andando benino anche se io non mi sentivo più la stessa con lui e non mi fidavo ..l ho sempre giudicato per il suo passato ho sempre visto nelle sue ex e nelle altre ragazze in generale una minaccia.. e dato che lui ha fatto uso occasionale di droghe da ragazzino h iniziato a pensare che avesse squilibri mentali visto un precendente caso nella sua famiglia.. e sapendo che lui aveva avuto attacchi di panico negli anni precendenti .. mi sono convinta di aver ragione..sino al giorno che questa sospetta ragazza guardandomi con insistenza e mostrando chiaramente interesse nel guardare lui e me mi ha fatto arrabbiare tantissimo.. tutte i miei presentimenti si stavano dimostrando veri per l ennesima volta.. lui ha spiegato che con lei c è stato solo un bacio durante una serata in cui aveva bevuto.. ma non aveva mai voluto fare niente di più con lei.. ma probabilmente lei si era illusa di qualcosa e si era ingelosita nei miei confronti.. io avrei voluto picchiare lei e lui in quel momento..non so come ho fatto a trattenermi.. poi sono passata a sentirmi annientata e ho iniziato ad avere attacchi d ansia… ad aver paura di incontrarla,sino a pensare di lasciarlo perchè non riuscivo più a stare bene con lui… ho deciso di affidarmi a una psicologa e riprendere a usare i fiori.. sto un pochino meglio ma mi sorge sempre una domanda..considerando che ora lui mi ha dimostrato di voler davvero me..e di essere stato sincero.. e considerandolo davvero un bravo ragazzo.. quello che avevo sempre desiderato.. mi chiedo se mi manchino le emozioni.. o i siano proprio morti i sentimenti che avevo per lui… o se forse erano solo emozioni quelle nella prima parte del rapporto .. e io stia cercando di rimettere su qualcosa che di fatto non esiste…ho sempre l impressione di aver fatto qualcosa di sbagliato a tornare con lui.. se penso al futuro vedo tutto grigio e anche i progetti che fa lui mi fanno preoccupare ..non riesco a immaginare un sereno futuro insieme penso che andrà tutto male e niente tornerà come prima. questa situazione mi atterra perchè lui mi fa tanta tenerezza e ci soffro perchè mi accorgo di non essere più la stessa persona.. mi sento bloccata e chiusa.. e l unica soluzione mi sembra essere quella di allontanarlo.. ho contrasti anche con i miei genitori perchè non li tollero più per incomprensioni caratteriali, ho i difetti di entrambi e ci attacchiamo facilmente.. non sopporto la loro presenza.. sottolineo che loro si sono sempre mostrati legati al mio ex fidanzato e hanno mostrato diffidenza verso il nuovo dall inizio pur non conoscendolo personalmente.. comunque ora non sento affetto neanche per loro e in casa cerco di stare meno possibile.. mi farebbe piacere avere un vostro parere.. ciao stefania

  8. Matteo ha detto:

    Ciao Stefania. Se fossero o siano tuttora veri sentimenti o solo emozioni lo puoi sapere solo tu in cuor tuo. Tu hai tutti gli elementi di valutazione e nessun altro potrebbe darti indicazioni migliori.
    Per il resto ti posso dire come la penso con riferimento ai cosiddetti rapporti di coppia UOMO DONNA. Ebbene penso che non siamo fatti tutti per vivere in coppia o meglio ci realizziamo più compiutamente come esseri “autonomi” e quindi non “accoppiabili”. Del resto tu stessa scrivi “sono sempre stata più serena da single”.

    Al limite un cosiglio che vorrei permettermi di dare a te e chi sta leggendo e vive (e sono molti e molte) queste situaizoni di forti disagi nella vita di coppia, è di considerare il proprio compagno o la propria compagna un “optional” di vita e nulla più; quindi alla stessa stregua di ogni altro fattore o persona che gravita nella propria vita. Lo so sono parole forti contro corrente ma credimi che solo così un rapporto, almeno secondo la mia personale visione, può vivere in pienezza perchè così facendo ogni componente della coppia ha la possibilità di continuare a perseguire la propria missione di vita non ostacolando la propria ne condizonando quella dell’altrui partner. Spero di averti dato una buona dritta. Ciao. Matteo

  9. stefania ha detto:

    Matteo il tuo consiglio è molto utile e lo condivido a pieno nei casi come il mio per evitare di annullarsi e stare bene anche con gli altri.. il problema è riuscirci… in ogni caso per sapere quello che c è nel mio cuore credo sia necessario prima sbloccarmi, eliminare i rancori e i dispiaceri passati, ritrovare la mia autostima e la fiducia in me stessa , smettere di stare sulla difensiva.. perdonare, prendere consapevolezza del mio valore e amarmi.. solo così credo mi sarà possibile amare gli altri.. la mia famiglia e il mio fidanzato, che considero quello che ho sempre voluto.. e quindi non devo arrendermi! devo uscire da questa nube e riprendere il controllo di me stessa .. poi col tempo e i fiori se vedrà! ciao grazie !

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