I metodi di selezione dei Fiori di Bach mediante test vibrazionale sono molteplici.
Possono essere eseguiti in autodiagnosi (quindi personalmente) oppure mediante aiuto di un terapeuta. Per entrambi comunque sono necessari doti di sensitività per riconsocere distonie vibrazionali rispetto all’energia eterica ed “aurica” emanata dalla persona.
Il “mio metodo” di selezione dei Fiori di Bach è un metodo vibrazionale le cui caratteristiche di sensitività, ovviamente necessarie, possono essere “bypassate” grazie ai segnali che ci sono forniti dal nostro corpo e in particolare dalle nostre mani.
Così mentre per il metodo delle zone cutanee la lettura dell’aura può esser fatta solo se sei in grado di testare la stessa vedendola effettivamente e/o avvertendo cambiamenti in termini di calore, zone fredde oppure sue rientranze, con il “mio metodo” non ti saranno necessarie questi tipi di abilità.
Sarà infatti il tuo corpo ed in primis saranno le tue mani a fornirti i segnali necessari a comprendere che quel fiore che stai testando è appropriato o meno per il tuo attuale stato psico-emotivo.
Il principio sul quale si basa questo metodo è di risonanza vibrazionale.
Ogni fiore infatti ha una sua frequenza vibratoria determinata da una combinazione tra un elemento elettrico ed un altro magnetico così da determinarne una sua ben identificata frequenza elettromagnetica di base.
I Fiori di Bach contengono frequenze vibrazionali che armonizzano. Quindi frequenze benefiche.
Spesso infatti si pensa, in maniera errata, che il Fiore di Bach non sia altro che una sostanza fisica (una specie di olio essenziale) ottenuto attraverso uno dei metodi di lavorazione per l’ ottenimento del preparato.
Nella realtà, specie attraverso il metodo solare, nell’acqua ogni fiore lascia la propria frequenza vibratoria. Null’altro. Nell’acqua viene perciò impresso il tono vibratorio del fiore in questione.
Attraverso l’assunzione del fiore immettiamo in noi la sua frequenza vibratoria. E’ questa che armonizza.
Tornando allo schema consolidato di sviluppo di una determinata problematica psico-emotiva a partire da una caratteristica positiva della nostra personalità, dal punto di vista del concetto vibrazionale questo altro non vorrà dire se non mutare la frequenza vibrazionale da armoniosa in altra distonica.
Finché questa resta sul piano astrale o mentale i disagi saranno di tipo psico-emotivo e non fisici.
Quando però la distonia si aggrava scendendo di piano sino a quello eterico prima e fisico poi i disagi e disturbi saranno percepiti anche fisicamente.
Prima che la distonia scenda sul piano fisico, i Fiori di Bach, se correttamente selezionati, vanno ad instillare in noi quella frequenza vibrazionale positiva che è mancata andando a ripristinare la situazione vibrazionale iniziale.
Se tuttavia la causa iniziale del problema non viene rimossa definitivamente sviluppando, come insegna Edward Bach la virtù opposta al difetto, la distonia vibrazionale andrà in seguito a riformarsi.
In tal caso il fiore aiuta la persona a riavvicinarsi alla guarigione; ne crea i presupposti e la base. Ma senza poi uno scatto di consapevolezza finale dell’individuo, la causa ancora presente, continuerà a produrre i suoi effetti negativi su psiche prima e soma poi.
Il fiore corretto “pulirà” un’altra volta, quando assunto, ma senza la rimozione (anzi comprensione) della causa iniziale lo “sporco vibrazionale” si produrrà nuovamente.
Del resto è provato anche scientificamente come ogni nostro organo interno abbia una sua frequenza vibrazionale ben definita. La si può misurare in Hz o altra unità di misura. Alcuni organi hanno un andamento della frequenza veloce altri più lenta a seconda anche delle funzioni svolte da ciascuno di essi.
Quando un’emozione negativa si sviluppa nel nostro essere è dimostrato come il cambiamento incide anche sulla frequenza vibrazionale di singoli nostri organi andandone ad alterare la loro base vibratoria. Alla lunga un alterazione della loro base vibratoria crea danni fisici all’organo medesimo.
Da li le cause psicosomatiche di tante nostre malattie.
Nel caso in cui a far uso di uno dei metodi vibrazionali per la corretta scelta dei Fiori di Bach sia un terapeuta il principio sarà lo stesso cioè quello di bio-risonanza vibrazionale.
Questa volta è però il terapeuta a testare i Fiori di Bach che entrano con te in risonanza. Non lo farai tu di persona.
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Ti saluto. A presto!
Matteo Pasqualini
molto interessante scoprire i metodi per scegliersi i fiori! grazie-
Sto leggendo con grande interesse il corso che tu Matteo hai proposto “scusami se ti do del tu” e devo dire che la scelta dei fiori con il metodo vibrazionale e’ fantastico. In questi giorni sto sperimentando la scelta dei fiori sempre con il metodo vibrazionale non avendo i fiori test tramite le foto dei stessi con il reiki essendo un operatore.Volevo sapere un tuo parere se poteva funzionare. Un saluto Andrea
Ciao Andrea. Devi darmi del tu non puoi 🙂
Sono contento che ti stia trovando interessante il metodo con il quale insegno a scegliersi personalmente i fiori di Bach. Ritengo che il metodo vibrazionale di scelta, per chi sa avvertire il cambiamento elettromagnetico del campo energetico del nostro corpo, sia in assoluto la soluzione migliore per scegliersi personalmente i fiori di Bach. Considera che tra l’altro questa qualità è latente in ognuno di noi. E’ solo stata dimenticata nel corso dei millenni data la sempre maggior razionalità di approccio alla vita da parte degli esseri umani. Ma è assolutamente alla portata di tutti noi in quanto le energie possono essere sentite sia esse di natura sottile (aura) che densa (magnetica, elettrica, ecc.). Per saperne di più su questo metodo la pagina è: http://www.testfioridibach.it/come-scegliere-i-fiori-di-bach.html
Per venire al tuo quesito. Conosco più di un operatore che utilizza strumenti provenienti da altri ambiti per scegliere i fiori di Bach o che utilizza tecniche apprese in altre discipline che poi va a traslare su altri ambiti di applicazione. Perchè no! Anzi.
Conosco terapeuti che utilizzano le carte per esempio dei fiori di Bach con grande successo. Ora non so dirti se sia un mio limite mentale o che altro, ma personalmente necessito di sentire la vibrazione “trasportata” dalla memoria dell’acqua per avvertire la presenza o meno di un fior di Bach. Ma ti ripeto è solo un mio modo di vedere la cosa. Come si dice le vie del Signore sono infinite e quindi ciò che ti consiglio è di sperimentare e poi trarre le tue conclusioni. Segui alla fine ciò che ti viene più spontaneo.
Un caro saluto.
Matteo Pasqualini
Ciao, vorrei iscrivermi ad un corso di reiky primo livello, sapete consigliarmi come valutare un buon maestro
Ciao Antonella. Mi spiace non saprei come aiutarti anche perchè non comprendo il tipo di domanda. Se vuoi un nominativo non saprei chi consigliarti anche perchè non so da dove scrivi ed inoltre non sono un grande esperto di reiky.
Se invece chiedi come riconoscere un “buon Maestro” direi di fidarti un pò della sintonia che sentirai con lui. Se vuoi il mio parere ritengo che di veri Maestri ne siano veramente passati pochi in questo mondo. Consideralo più una guida giusto per il periodo che ti servirà per apprendere ciò che senti per te buono in questo momento della tua vita. A presto! Matteo
Ciao Matteo volevo rispondere ad Antonella riguardo la sua domanda per il reiki se vuole potrei dirgli dove ho fatto io il corso , ma soprattutto da dove scrive.
Ciao , Andrea
Perfetto Andrea. Ti invio i dati con mail personale. Grazie! Matteo
Ciao Matteo,
ho sentito parlare di un tipo di test kinesiologico americano; ne hai mai sentito parlare?
Ti spiego come avviene: il paziente tiene in mano la boccetta del fiore da testare; con l altra mano, quella libera, prende l avanbraccio del terapeuta.
Ora nel braccio del terapeuta dov’è a contatto con paziente il terapeuta mette il pollice e il medio uniti formando un cerchio come da prassi.e con un dito dell altra mano cerca di aprire l anello formato da medio e pollice.
La differenza col metodo tradizionale è che nella mano dell anello non mette per niente forza (come invece avviene nel metodo tradizionale) e appunto dove sente un minimo di resistenza da parte dell anello nell aprirsi significherà che il fiore è adatto…avviene cioè l esatto contrario del test effettuato normalmente.
Solo che la vibrazione del fiore viene passata direttamente al terapeuta. il paziente non fa altro che tenere in una mano il fiore e con l altra passare le informazioni vibrazionali al terapeuta…dicono che sia piu semplice sentire quali siano i fiori da utilizzare.
Che ne pensi.
Ciao Marco
Ciao Marco.
Assomiglia un pò al test delle due dita che tratto anche nel corso online di tua conoscenza http://www.testfioridibach.it/come-scegliere-i-fiori-di-bach.html ma al contrario da come mi dici:
Non lo conoscevo.
Come sai il test che prediligo è di tipo vibrazionale e non prevede di toccare il “paziente” questo per evitare la cosiddetta contaminazione eterica che in questo caso al contrario mi sa che possa avvenire.
Probabilmente è più immediato e di facile applicazione rispetto a quello che insegno ma il fatto che come mi scrivi tu “la vibrazione del fiore viene passata direttamente al terapeuta” mi lascia un pò dubbioso appunto per l’aspetto della cosiddetta contaminazione.
Tienimi aggiornato se lo testi.
A presto!
Matteo
Buongiorno Matteo ho letto il tuo percorso di vita e mi ci sono ritrovata quasi in totale. Io ho cominciato dall’ omeopatia più che altro per i miei bambini che sono allergici ai farmaci,purtroppo non mi ha soddisfatto perché continuavano ad ammalarsi tantissimo, dopo aver consultato il terzo omeopata e aver provato sia unicista che omotossicologia ho deciso che dovevo trovare qualcos’ altro.Da autodidatta mi sono avvicinata ai fiori di Bach prima su di me poi sui bambini e anch’ io sono arrivata alla conclusione che le teorie di kramer sono le migliori.Per caso ho scoperto che due gocce di crab apple in un bicchiere si può usare per le malattie fisiche,quando mio figlio sta male anche con 40 di febbre mi basta dargli un cucchiaino ogni due minuti per almeno due ore e l’indomani non ha più niente, a mia figlia aggiungo anche olive,se c’è bisogno lo ripeto due o tre giorni.Per il mal d’orecchi tre gocce di olio essenziale di lavanda in una bacinella di acqua bollente da respirare per dieci minuti.Insomma ho dovuto ingegnarmi, quindi ho scoperto aromaterapia, gemmoterapici e fitoterapia più per me che per loro. Sono almeno quattro anni che non compro antibiotico ne altri medicinali.Non ho mai seguito nessun corso ma ho letto tanto,anche io ho seguito per qualche anno i libri di Morelli,ho letto del prana, l’anno scorso ho scoperto La profezia di Celestino, gli ho letti tutti fino alla dodicesima illuminazione. Adesso mi sto interessando ai chakra e all’ aura e faccio meditazione,ho anche scoperto il libro di Mario Corte che non ho ancora acquistato.Volevo soltanto portare la mia testimonianza sperando che ti sia gradita.Saluti.
Rita Atzori
Buongiorno Rita.
Grazie per il tuo feed back.
L’ho trovato molto interessante a scopo terapeutico.
Lo riesci a pubblicare nel blog così diventa disponibile per tutti o mi autorizzi a farlo?
A presto!
Matteo
Grazie per l’autorizzazione.
E’ stato pubblicato.
ciao
Matteo
mi domando cosa possa accadere a livello vibrazionale, quando nuotiamo in una piscina, tutti in ammollo come fiorellini
Il tuo dubbio Francesca penso qualche fondamenta lo abbia visto che l’acqua per sua composizione tende effettivamente a creare un “reticolo” vibrazionalmente più stringente tra le persone rispetto per esempio a quello fuori dal contesto tipico di una piscina. Allo stesso modo il campo aurico di chiunque può esser ben sigillato, per cui le difese che puoi attivare fuori dall’acqua le puoi attivare anche in acqua. Inoltre la consapevolezza di chi nuota è a mio avviso indirizzata verso l’atto fisico e quindi non penso che per “consonanza” le implicazioni siano molto differenti, se non o addirittura peggiori, di un’interazione “vampiresca” e di privazione energetica che avviene tra due esseri fuori dal contesto “acquatico”. Un caro saluto e grazie del tuo contributo.
Matteo
Ciao Matteo, ho acquistato il tuo metodo poco più di un anno fa e posso dire che funziona le vibrazioni dei fiori si avvertono e come. Non mi è ben chiaro quale sia il metodo corretto per testare la vibrazione su un’altra persona. Potresti darmi qualche delucidazione in più. Grazie mille! Max
Ciao Matteo, ho acquistato il tuo metodo poco più di un anno fa e posso dire che funziona, le vibrazioni dei fiori si avvertono e come. Non mi è ben chiaro quale sia il metodo corretto per testare la vibrazione di un rimedio floreale non per me stesso ma per un’altra persona. Potresti darmi qualche delucidazione in più. Grazie mille! Max
Ciao Max. Intanto mi fa piacere che il nostro corso per imparare a scegliere i fiori appropriati autonomamente sia stato utile per te. Se devi selezionarli per altri usando sempre il metodo vibrazionale, il concetto è lo stesso. Solo che questa volta metterai la boccetta di turno nella mano più “ricettiva” del “paziente”. A quel punto avvicinerai la tua di mano senza toccare l’altrui (alcuni preferiscono appoggiarla per meglio sentire il tipo di interazione che avviene tra fiore e paziente, ma eviterei per via della possibile contaminazione eterica).
Anche solo avvicinandola, sfiornadola e senza toccarla, potrai avvertire le modifiche che il fiore induce sulla vibrazione “base” del paziente.
Lo farai per tutti i 38 fiori ottenendo una perfetta fotografia psico-emotiva di chi ti sta di fronte….
Interessnate no!?!
Questo metodo non tradisce, ricordalo, perchè bypassa il nostro e altrui mentale e si sintonizza con il reale stato psico emotivo del paziente.
Prova e vedrai che pian piano affinerai il tuo metodo di scelta.
Un caro saluto.
Matteo
Ciao Max. Intanto mi fa piacere che il nostro corso per imparare a scegliere i fiori appropriati autonomamente sia stato utile per te. Se devi selezionarli per altri usando sempre il metodo vibrazionale, il concetto è lo stesso. Solo che questa volta metterai la boccetta di turno nella mano più “ricettiva” del “paziente”. A quel punto avvicinerai la tua di mano senza toccare l’altrui (alcuni preferiscono appoggiarla per meglio sentire il tipo di interazione che avviene tra fiore e paziente, ma eviterei per via della possibile contaminazione eterica).
Anche solo avvicinandola, sfiornadola e senza toccarla, potrai avvertire le modifiche che il fiore induce sulla vibrazione “base” del paziente.
Lo farai per tutti i 38 fiori ottenendo una perfetta fotografia psico-emotiva di chi ti sta di fronte….
Interessnate no!?!
Questo metodo non tradisce, ricordalo, perchè bypassa il nostro e altrui mentale e si sintonizza con il reale stato psico emotivo del paziente.
Prova e vedrai che pian piano affinerai il tuo metodo di scelta.
Un caro saluto.
Matteo